Il mio amico e collega corso Thomas Brunelli con il suo iphone ha calcolato che un pomeriggio salendo e scendendo dai Sassi di Matera abbiamo percorso più di undici chilometri. Dovevamo visitare le chiese rupestri, incontrare gli ospiti della nostra trasmissione Mediterradio, raggiungere gli altri produttori mediterranei per concordare progetti e collaborazioni. La sera Matera non era meno bella del giorno. Anzi per una volta quello che l’ha resa famosa in tutto il mondo, le grotte ricavate nel tufo, lascia il campo alle facciate delle chiese e delle case. Ho pensato spesso a Matera in questi giorni di caldo insopportabile. Chissà che temperatura si registra all’interno di quelle incredibili opere d’ingegneria . Un giorno chiamo Sissi, l’amabile collega che ci ha fatto da cicerone e me lo faccio dire. Intanto voglio sperare che il sole con i suoi raggi non riesca a perforare gli strati di tufo e almeno chi si ritira in preghiera all’interno delle grotte più profonde trovi un po’ di sollievo non solo nell’anima ma anche nel corpo.